Tassa di successione 2021

A volte ritorna, e si spesso o in una crisi economica o in una crisi politica ritornano loro, le tasse di successione e le patrimoniali, in questi giorni ormai lo sappiamo è tornata la tassa di successione.

Ma che cos’è la tassa di successione?

La tassa di successione è un’imposta che grava sull’asse ereditario e che va a colpire i beni del defunto al momento della successione agli eredi.

Essa ricade sui beni:

  • immobili
  • beni mobili, sulle obbligazioni, sui crediti e sul denaro

Se proprio vogliamo essere pignoli si legge della prima tassa di successione già nel 1862 dopodiche’ l’imposta segue una serie di interventi normativi con abolizioni, come appunto l’abolizione a norma del governo Berlusconi ii nel 2001, riattivazioni, con il governo prodi nel 2006 con percentuali differenti fino ad arrivare ai giorni nostri, quindi direi una storia decisamente travagliata.

Oggi la tassa di successione è disciplinata dal D.lg. 262 del 2006 e succ. modifiche ed integrazioni appunto e riguarda tutti i beni caduti in eredità o trasferimenti a favore del coniuge o parenti in linea retta ossia figli, nipoti e genitori su un importo totale superiore al milione di euro la percentuale è pari al 4%.

Quindi per tutti i valori inferiori al milione di euro non si paga nulla.

Qualora l’eredità riguardi invece il passaggio di beni tra fratelli o sorelle la percentuale è del 6% e la franchigia è di 100.000,00 euro.

Per i beni ereditati verso parenti fino al quarto grado la percentuale è sempre del 6% ma non c’è franchigia.

Infine per tutti gli altri trasferimenti ad altri soggetti oltre il quarto grado o per estranei alla parentela del defunto l’aliquota è dell’8% senza alcuna franchigia.

Sono previste delle esenzioni su alcuni beni che possano andare in successione come ad esempio i titoli di stato del debito pubblico, i buoni postali italiani, il TFR, sui veicoli e sulle polizze assicurative sulla vita.

Sicuramente è l’argomento politico più forte da tirare in ballo in momenti di crisi sia economiche che politiche ma in realtà il gettito globale che lo stato incassa dalla tassa di successione è veramente piccolo, è pari allo 0,1% del gettito totale quindi veramente poca cosa.

Con un’aliquota che sta fra il 4 e l’8% la tassa di successione italiana è sicuramente una delle più basse d’Europa.

Anche se ci sono paesi dove non esiste o dove al momento è stata abolita ma ci sono anche paesi dove le aliquote sono più alte e dove il calcolo è più complicato come in spagna dove si passa dallo 0 al 34%, in Germania addirittura dal 7 al 50%.

La successione oramai si pianifica, chi ha patrimoni consistenti infatti cerca di evitarla organizzando e prevedendo i trasferimenti. Se ci sarà o meno un aumento della tassa di successione al momento non lo sappiamo il governo o meglio Draghi ha respinto questa proposta dando una secca risposta a Letta, quindi non ci rimane che attendere e vedere cosa succederà al termine di questa emergenza sanitaria.

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