Finalmente un po’ di respiro ed un po’ di chiarezza sul superbonus 110%.
Servivano due importanti chiarimenti sia per chi sta svolgendo i lavori che per chi deve ancora iniziarli.
Il primo chiarimento è sicuramente come dimostrare di essere arrivati al 30% dei lavori per poter poi ultimare gli stessi entro il 31 dicembre 2022, purtroppo non è stata invece prevista nessuna proroga al termine di ultimazione dei lavori per le villette singole o comunque per le unità funzionalmente indipendenti che è appunto previsto per il 31 dicembre 2022.
Su come dimostrare il raggiungimento del 30% è intervenuta l’Enea con una precisa risposta, ossia che per poter usufruire della proroga al 31 dicembre 2022 occorre dimostrare che siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo nel cui computo possono essere compresi anche i lavori non agevolati ai sensi del DL 34/2020 ossia il famoso decreto rilancio che aveva dato avvio anche al 110%.
Il direttore dei lavori dovrà redigere una apposita dichiarazione da tenere a disposizione di un eventuale richiesta agli organi di controllo corredata chiaramente da precisa documentazione di stato avanzamento dei lavori con tanto di misure, rilievo fotografico e della consistenza dei lavori.
Quindi come abbiamo visto il chiarimento precisa che concorrono a formare questo 30% tutti i lavori programmati per il 110% quindi sia i lavori trainanti che i lavori trainati.
Altra importanti novità del decreto aiuti ter riguarda invece la cessione dei crediti altro nodo cruciale che aveva fatto rallentare ed in alcuni caso interrompere tutte le programmazioni non solo dei lavori del 110% ma anche di altri lavori per i quali era ammessa la cessione del credito come ad esempio il bonus facciate.
La vera novità che non prevede né proroghe dei lavori né nuovi stanziamenti riguarda in particolare la responsabilità solidale ed il concorso nella violazione sulla cessione del credito.
Praticamente il nuovo decreto riapre il meccanismo della cessione del credito limitando la responsabilità in solido ai casi di dolo e colpa grave, in cambio si richiede che il professionista produca una asseverazione sostanzialmente retroattiva per i crediti ceduti prima del 21 novembre 2021.
In questo modo dovrebbe ripartire il meccanismo della cessione dei crediti che sono rimasti al momento fermi a causa della responsabilità solidale imposta anche ai cessionari imposta appunto in questi mesi a causa delle grosse frodi portate a termine nei mesi passati, purtroppo quando si è messo mano al meccanismo della cessione dei crediti il danno era fatto e porre dei grossi limiti aveva causato solo un gran danno alle persone oneste che si sono viste bloccare i crediti.
Con il nuovo meccanismo la responsabilità solidale sarà limitata ai casi di dolo o colpa grave quindi quando deliberatamente si sceglierà di non adottare le procedure corrette.
A questo punto, però credo sia giusto chiedersi se tutto questo sarà sufficiente ad una rapida ripresa dei lavori, se le banche rimetteranno subito a disposizione la liquidità necessaria a far ripartire tutto il meccanismo della cessione dei crediti o ormai si è generata talmente tanta paura che comunque sarà difficile rimettere in moto il meccanismo?