Non c’è giornale che non parli di Superbonus e dei possibili rischi nel fare i lavori.
Farei un brevissimo riepilogo delle scadenze e delle condizioni, arrivati a questo punto.
Per le persone fisiche proprietarie della propria singola abitazione ci sarà tempo fino al 30 giugno 2022, oppure fino al 31 dicembre 2022 a condizione che venga eseguito almeno il 30% dei lavori entro il 30 giugno 2022; per i condomini o i proprietari di una casa fino a 4 unità abitative ci sarà tempo fino al 31 dicembre 2023 al 110% poi nel 2024 la percentuale scenderà al 70% e poi nel 2025 scenderà ancora al 65%; per gli IACP e le cooperative a proprietà indivisa fino al 30 giugno 2023 o 31 dicembre 2023 se a giugno 2023 avranno eseguito almeno il 60% dei lavori.
Fin qui tutto bene, almeno ci sono delle certezze sulle scadenze, poiché’ sembrerebbe proprio che almeno quelle non saranno più modificate a questo punto occorre però fare molta attenzione prima di decidere se iniziare i lavori soprattutto per i proprietari di una casa singola, siamo oramai a marzo e con tutti i cambiamenti che ci sono stati in questi mesi occorre fare veramente molta attenzione.
Ho contato da quando è uscito il primo decreto che prospettava il 110%, agosto 2020, sono poi stati emanati ben 7 altri decreti per così dire correttivi senza parlare di tutte le risposte ai quesiti posti date sia dall’Agenzia delle Entrate che dall’Enea e si sta ancora parlando di un nuovo provvedimento che modificherà ancora una volta la già travagliata questione della cessione del credito.
Il rischio più grande di questo provvedimento è sempre stato quello di non avere delle certezze, è sempre stato una continua correzione ed evoluzione.
Per chi non ha ancora iniziato i lavori e ci sta pensando, ora più che mai consiglio di rivolgersi ad un professionista serio, già la situazione è complicata non affidiamoci a chi ci fa credere delle cose impossibili.
Come sappiamo uno dei motivi per cui tanti si sono decisi ad effettuare dei lavori sulle proprie abitazioni era la possibilità di recuperare immediatamente i soldi spesi grazie al meccanismo della cessione del credito e dello sconto in fattura.
Se si opta per scegliere di fare i lavori con lo sconto in fattura con il decreto conosciuto come decreto anti-frodi la stretta dei controlli è diventata ancora più forte e le asseverazioni dei tecnici sono diventate sempre più importanti per non parlare del visto di conformità rilasciato da un commercialista.
Bisogna fare molta attenzione a quello che si va a dichiarare sia per quanto riguarda l’asseverazione dei tecnici che il visto del commercialista poiché’ se l’Agenzia delle Entrate dovesse riscontrare qualche irregolarità sarebbe il contribuente a doverne portare le conseguenze!
Altro pericolo arriva appunto dall’ultimo decreto in cui si stabilisce che la cessione del credito può avvenire per un massimo di tre volte e che le cessioni successive alla prima possono avvenire solo verso le banche, assicurazioni o società finanziarie vigilate, quindi per chi ha avviato i lavori non ci dovrebbero essere grossi problemi, il problema è più del cessionario, ma per chi non ha ancora ad oggi avviato i lavori potrebbe esserci il problema di non trovare più un ente al quale poter cedere il credito così come potrebbe essere più difficile ottenere lo sconto in fattura poiché’ l’impresa che lo applica potrebbe essere in difficoltà nel trovare a suo volta la possibilità di cedere il credito.
Inoltre dal 01 maggio partirà il codice identificativo univoco assegnato ad ogni operazione di cessione del credito così da poterne tenere traccia e verificare i vari passaggi.
Le banche chiaramente oltre ad avere meno possibilità di acquisto dei crediti dovranno vagliare con molta più attenzione le operazioni da effettuare.
Infine ma non sicuramente meno importante di tutto il resto l’aggiornamento dei preziari che ha portato a ricalcolare i preventivi di spesa ed i computi dei lavori, porterà i professionisti a rivedere tutti i conti e forse per qualcuno potrebbe non essere più conveniente fare i lavori o meglio per qualcuno potrebbe non essere più possibile proprio a causa dell’aumento dei prezzi ma non dei massimali di spesa! Sarà quindi necessario fare veramente molta attenzione ai conti e soprattutto i tecnici come già abbiamo detto prima saranno ancora più responsabili delle dichiarazioni di asseverazione di congruità del rispetto dei prezzi, le sanzioni arrivano addirittura alla reclusione e le multe possono andare dai 50.000 ai 100.000 euro per false dichiarazioni!
Insomma il Superbonus non ha ancora finito di far parlare di sé nel bene e nel male!
Anche se c’è da dire che da più parti si è concordi nel dire che il provvedimento del Superbonus è sicuramente stato un provvedimento rivoluzionario che ha permesso di dare un forte impulso alla ripresa economica seppur i controlli abbiano portato alla luce degli illeciti che però riguardano veramente per una piccola percentuale il superbonus che rimane un provvedimento super controllato, a differenza ad esempio del bonus facciate per le quali prima d’ora non era previsto nessun tipo di controllo e nessun tipo di limite e dove le frodi raggiungono addirittura il 46%.
Quindi per chi volesse iniziare solo ora a pensare ad una riqualificazione della propria casa occorre fare molta attenzione ai tempi ed essere sicuri dei costi e di come voler recuperare il credito, la speranza è che presto si possa arrivare ad avere una definitiva chiarezza della situazione di cosa si può e cosa non si può fare così che veramente tutti si possa dare una mano per migliorare la situazione energetica delle nostre case.