Non esistono solo la conformità urbanistica e catastale della quale abbiamo già tanto parlato e con le quali abbiamo imparato a convivere!
Devo purtroppo oggi mettervi in guardia di un’altra certificazione necessaria per il nostro amico superbonus 110%!
La conformità degli impianti di casa, cos’è ed a cosa serve?
Questa dichiarazione serve spesso, intanto ogni volta che dobbiamo vendere un immobile, serve per il rilascio dell’abitabilità, deve essere redatto e consegnato dall’impresa che è intervenuta nei lavori ed è appunto un documento che attesta che i lavori sono stati eseguiti a regola d’arte.
E’ stato introdotto con la legge 46 del 1990 poi solo nel 2008 con un decreto ministeriale, è stata introdotta la dichiarazione di rispondenza nel caso non fosse stato prodotto il certificato di conformità quindi, per gli impianti realizzati prima del 12 marzo 1990 non occorrono né la dichiarazione di conformità, né la dichiarazione di rispondenza, per gli impianti realizzati fra il 13 marzo 1990 ed il 26 marzo 2008 se non sono provvisti di dichiarazione di conformità si può emettere la dichiarazione di rispondenza
mentre per tutti gli impianti realizzati dopo il 27 marzo 2008 è necessario che siamo provvisti di dichiarazione di conformità.
Vediamo di provare a capire qual è la differenza fra le due dichiarazioni, perché purtroppo anche in questo campo non è semplice.
La dichiarazione di conformità viene rilasciata al temine dei lavori dall’impresa installatrice mentre la dichiarazione di rispondenza può essere rilasciata anche da un soggetto terzo diverso da colui che ha eseguito l’impianto, sostanzialmente la dichiarazione di rispondenza è un po’ come una sanatoria. Attenzione però vale solo per gli impianti realizzati prima del 27 marzo 2008!
La dichiarazione di conformità è obbligatoria per tutti gli immobili e per tutti i tipi di impianto come ad esempio,
impianto elettrico compresa l’automazione di porte cancelli dell’impianto radiotelevisivo, impianto di riscaldamento, condizionamento e climatizzazione, impianto idrico sanitario, impianto per la distribuzione del gas ed eventuali impianti antincendio.
Il certificato viene redatto sulla base di un modello già predisposto e deve contenere alcuni dati obbligatori quali il tipo di impianto, i dati dell’impresa che ha eseguito i lavori e deve contenere alcuni documenti allegati quali il progetto dell’impianto, la relazione dei materiali utilizzati e copia della visura della CCIAA dell’impresa che ha installato l’impianto.
Come dicevamo, nel caso non sia possibile reperire la dichiarazione di conformità per gli impianti realizzati dopo il 1990 e prima del 27 marzo 2008 è possibile sostituirla con la dichiarazione di rispondenza. Questa dichiarazione viene rilasciata da un tecnico abilitato chiaramente questo tipo di dichiarazione deve essere verificata con accertamenti e sopralluoghi che servono appunto a verificarne la rispondenza.
Per semplificare un po’ questa situazione proviamo a fare un esempio:
abbiamo una abitazione di 500mq, i metri sono importanti state attenti, senza dichiarazione di conformità degli impianti quindi vediamo come affrontare la situazione.
Intanto prima dobbiamo fare alcune verifiche:
- quando è stato realizzato l’impianto di cui si parla, prima del 1990,prima del 26 marzo 2008 o dopo il 27 marzo 2008?
2. rientra nella fattispecie di dichiarazione per la quale è richiesto anche la presentazione di un progetto? In questo caso si, perché il decreto dice che per i singoli immobili di superficie superiore a 400mq, o di potenza impegnata superiore a 6kw, e per i condomini è necessaria la redazione di un progetto redatto da un professionista abilitato.
Quindi, se l’impianto è stato realizzato prima del 1990 non è necessario alcuna dichiarazione .
Se l’impianto è stato realizzato fra il 1990 ed il 26 marzo 2008 possiamo farci fare la dichiarazione di rispondenza da un tecnico abilitato.
Se l’impianto è stato realizzato dopo il 27 marzo 2008 non c’è via di scampo deve essere redatta la dichiarazione di conformità!
Questo era un semplice esempio che potremmo trovarci ad affrontare con le nostre abitazioni, ci sono poi come ho detto innumerevoli casi da verificare di volta in volta.
Dicevamo che la dichiarazione di conformità va presenta anche quando si vende un immobile, è bene precisare però che tale dichiarazione non va allegata all’atto di trasferimento e tuttavia nell’atto di trasferimento è consigliabile menzionare se esiste oppure no la dichiarazione di conformità degli impianti. Questo nuova conoscenza è importante in questo momento storico in cui parecchi si ristruttureranno casa con il superbonus, ricordatevi di farvi rilasciare dall’impresa la dichiarazione di conformità degli impianti quando andrete a sostituirli così sarete più tranquilli in caso di successiva vendita e potrete arrivare anche alla vendita perfetta senza errori.