Come avevamo già detto quando abbiamo parlato delle tasse di successione sui nostri immobili ci sono argomenti sugli immobili che a volte ritornano, è arrivato ora il momento della riforma catastale ma questo sarà l’anno giusto?
Si sente ormai sempre più parlare della riforma del catasto o meglio della riforma dei valori catastali del nostro patrimonio immobiliare.
I vari Ministri stanno preparando i documenti propedeutici alla preparazione della legge di bilancio ed i nuovi indirizzi da inviare alle amministrazioni pubbliche fra questi c’è l’atto di indirizzo inviato dal Ministero dell’Economia alle agenzie fiscali delle entrate, riscossione, dogane e demanio in cui si sottolinea in particolare la necessità di un costante aggiornamento dell’anagrafe immobiliare anche nell’ottica di una più equa imposizione fiscale!
Il documento parla di una corretta indicazione dei dati catastali di un immobile al fine di poter incrociare i dati catastali con le informazioni prese dalla dichiarazione dei redditi.
Non solo si dice anche che l’agenzia delle entrate avrà un ruolo molto importante nel presidiare il territorio al fine di far emergere gli immobili non dichiarati in catasto ed infine sempre l’agenzia delle entrate dovrà aggiornare ed assicurare una corretta consultazione dei valori economici dei prezzi di compravendita degli immobili.
Farei un brevissimo passo indietro per riprendere un discorso che avevamo già affrontato nel video in cui vi ho spiegato che cos’è la rendita catastale.
Abbiamo imparato che nella visura catastale sono indicati tutti i dati che riguardano l’immobile, quindi intanto il luogo in cui si trova un immobile,
la categoria catastale alla quale appartiene se è un appartamento piuttosto che un immobile commerciale e via via, questi dati ci portano ad ottenere una rendita catastale che moltiplicata per determinati coefficienti ci da il valore catastale di un immobile sul quale vengono così calcolate le imposte.
Certo non si può dire che le categorie catastali siano aggiornate, risalgono addirittura ad un Regio Decreto dell’aprile 1939!!
L’ultimo intervento fatto sulla situazione catastale dei nostri immobili risale al 1997 dove si è deciso di applicare un rialzo alle rendite del 5% poi nel 2015 si è tentato nuovamente di porre mano ad una riforma del catasto ma il tutto bloccato dal governo Renzi.
Ora è vero che l’Europa ha stanziato parecchi fondi a favore dell’Italia, come di altre nazioni per altro, a causa della pandemia ma è pur vero che in cambio ha chiesto come sappiamo alcune riforme fra queste appunto anche l’aggiornamento dei valori catastali degli immobili.
a questo punto chiaramente tutti ci stiamo facendo una sola domanda, se le imposte si calcolano sul valore catastale, se aumento di valore catastale vorrà dire quindi anche aumenteranno anche le imposte sulle nostre abitazioni?
Arrivano delle rassicurazioni in cui appunto si dice che questo aggiornamento avverrà a costo zero per i contribuenti ossia aggiornamento dei valori ma diminuzione delle aliquote impositive….sarà effettivamente così?
Sappiamo benissimo che il valore catastale spesso è decisamente inferiore a quello che è stato invece il vero prezzo di compravendita di un immobile.
Nelle grandi città alcuni valori differenziano anche del 300%.
Certo potrebbe essere una buona opportunità invece per quanto riguarda la corrispondenza o la regolarità per la vendita, se le planimetrie catastali corrisponderanno alle planimetrie urbanistiche e se al catasto fosse attribuito il giusto valore amministrativo e civilistico e non solo fiscale finalmente non sarebbe più necessaria la doppia verifica e non sarebbe più necessario l’accesso agli atti del Comune! Dovremo attendere per capire che cosa succederà, sicuramente occorrerà che i nostri Ministri facciano veramente attenzione a non bloccare nuovamente il mercato immobiliare con nuove imposizioni nascoste! Un conto è versare il 2% sul valore catastale di 100.000 Euro un conto è pagare il 2% su un prezzo di scambio di 200.000 Euro, per non parlare dell’IMU che vedrebbe di nuovo un grosso rincaro.
2 commenti
Per le abitazioni civili come e’,e’questo che mi preoqquparmi.Vorrei un chiarimento a proposito.
Come devo comportarmi.