Torna il rischio della patrimoniale, se ne sente ormai parlare da un po’ ma proviamo a vedere di cosa esattamente si tratterebbe.
La patrimoniale è una imposta che colpisce il patrimonio sia mobile che immobile delle persone sia fisiche che giuridiche.
La tassa dovrebbe gravare sul patrimonio delle persone posseduto sia in Italia che all’estero indipendentemente dai guadagni ma va a colpire la ricchezza accumulata nel tempo. Solitamente la patrimoniale viene applicata in situazioni particolarmente gravi ed eccezionali a fronte di forti recessioni economiche.
La patrimoniale può essere:
- fissa versata quindi direttamente da tutti i contribuenti in un importo fisso indipendentemente dal patrimonio;
- variabile quindi con un’aliquota applicata sul patrimonio dei contribuenti con una franchigia entro cui non è previsto alcun prelievo;
- reale quanto va a colpire solo una componente della ricchezza di un patrimonio
- soggettiva quando colpisce tutta la ricchezza di un patrimonio
- ordinare quando viene versata con cadenza regolare tipo annualmente
La patrimoniale è stata introdotta nella manovra di bilancio 2021, sembrava un capitolo chiuso invece se ne parla sempre più assiduamente.
In verità stiamo già pagando delle patrimoniali come ad esempio l’iva, il bollo auto, l’imu, la tasi, il canone rai, le tasse sulle donazioni e sulle successioni.
Sembrerebbe che l’intenzione a fronte di questa nuova patrimoniale sia quella di abolire l’imu e la tassa di bollo sui c/c.
Non starei qui a discutere sulla validità di imporre questa nuova tassa le dinamiche sono veramente complicate, l’intenzione dovrebbe essere quella di una redistribuzione delle imposizioni, se vista in quest’ottica e se veramente applicata con questa intenzione in effetti non sarebbe una azione punitiva ma una diversa di ripartizione delle imposte.
Nell’unione europea alcuni paesi come la spagna il Belgio hanno già introdotto delle nuove imposte patrimoniali su grandi redditi e su grandi gruppi aziendali.
Qualcuno l’ha ribattezzata come la tassa di Robin Hood certo le condizioni sembrano simili, lascerei comunque la parola agli economisti nella speranza che possano effettivamente fare una cosa giusta e corretta.