Parliamo ancora di ecobonus che è partito con le più buone intenzioni, ma purtroppo con non pochi ostacoli da affrontare fra la teoria e la pratica!
Mentre ormai, le banche, le assicurazioni ed ora sappiamo anche le poste italiane ed una piattaforma online per la cessione e l’acquisto del credito nata con il supporto del Crif ed altre società, si stanno preparando a proporre pacchetti per la cessione del credito e per l’applicazione dello sconto in fattura, è assolutamente necessario al contribuente, al cittadino capire e valutare attentamente se ed a quali condizioni sarà possibile accedere al superecobonus ed al sismabonus con detrazione del 110%!
In questi giorni sono arrivate alcune precisazioni ed alcuni chiarimenti su dubbi ancora non risolti.
Intanto partiamo dai beneficiari, in particolare dai privati, ossia coloro che possono usufruire della detrazione in quanto proprietari di una prima o di una seconda casa ben definita, che sia un appartamento o una casa singola o una villetta a schiera, è invece stato chiarito che non possono usufruire della detrazione i proprietari di più unità abitative ognuna autonomamente accatastata ma in comproprietà con altre persone ancorché parenti, più semplicemente se abbiamo una casa di 4 unità abitative correttamente accatastate come 4 appartamenti non costituiti in condominio, non suddivisi ma in comproprietà fra 4 fratelli, non è possibile usufruire della detrazione del 110%!
Oggi sappiamo anche che la detrazione è ereditabile, in caso di eredità di un bene il cui proprietario stava utilizzando il credito d’imposta del 110% le quote residue del credito non utilizzato dal contribuente potranno essere utilizzate dall’erede che detenga il possesso materiale del bene. Ormai è chiaro che anche il credito del 110% come per il credito per la ristrutturazione o per l’efficientamento energetico che conosciamo nel 50% o nel 65% segue il bene sul quale è stato originato il credito. Salvo chiaramente diversi accordi fra le parti, questo vale sia per i lavori trainanti che per quelli trainati.
Altra cosa da chiarire riguarda il cappotto che andremo a realizzare sulla proprietà, che come abbiamo imparato è un lavoro trainante e non è un problema quando parliamo di una proprietà vista come villa o casa indipendente dove possiamo procedere con la detrazione fino ad un importo massimo di 50.000,00, diventa invece un problema quando il cappotto si potrebbe realizzare su un appartamento in condominio, o meglio se il cappotto viene fatto su tutto il condominio non esiste alcun problema ricordiamo i limiti di spesa ossia 40.000,00 euro fino ad 8 unità e 30.000,00 da 8 unità, anzi, grazie al cappotto riconosciuto come lavoro trainante poi si potrebbero sostituire ad esempio i serramenti nei singoli appartamenti ed in quanto lavori trainati, detraibili anch’essi al 110% ma se il condominio decide di non fare il cappotto il singolo condomino non potrebbe realizzare il cappotto nel proprio appartamento pensando di detrarre il 110%, ho usato il condizionale perché esiste una possibilità ossia che il cappotto che si decide di posare su un singolo appartamento è invece detraibile se lo stesso ricopre almeno il 25% dell’intera superficie disperdente del fabbricato ma e rimane un ma, deve assolutamente essere necessario il recupero di almeno due classi energetiche dell’intero condominio! Non solo del singolo appartamento, per questo come vi ho detto all’inizio occorre fare molta molta attenzione fra la teoria e la pratica!
Discorso diverso invece per quanto riguarda l’isolamento interno di un singolo appartamento che potrà essere detratto al 110% in quanto lavoro trainato da un lavoro trainante eseguito invece sull’intero condominio, ad esempio se il condominio decide di sostituire l’impianto centralizzato di riscaldamento, in quanto lavoro trainante potremmo di conseguenza realizzare il cappotto interno e perché no magari sostituire i serramenti e detrarre tutto al 110% in quanto avori trainati!
Altro chiarimento riguarda la cessione del credito d’imposta, sappiamo che ci sono due grandi istituti di credito che ormai hanno già pronte tutte le linee guida e sono l’Unicredit e l’Intesa San Paolo che sono state fra le prime ad aver programmato un piano per poter beneficiare del credito d’imposta per l’efficientamento energetico degli immobili,
oltre alle banche si stanno affacciando sul mercato anche le assicurazioni, stiamo attendendo le condizioni, infine, un’altra figura sta prendendo forma ed è una piattaforma digitale per comprare e vendere i crediti. Una piattaforma digitale tutta da scoprire ma di grande interesse, che sarà utilizzata soprattutto dai fornitori nel caso in cui il contribuente chieda lo sconto in fattura, nascerà un vero e proprio mercato dei crediti fiscali.
A questo punto direi che non ci rimane che attendere la metà di ottobre quando usciranno ancora altri chiarimenti su alcuni argomenti già visti, come ad esempio come deve essere presentata la dichiarazione di conformità da parte dei commercialisti, le modalità di pagamento dei lavori, come fare la comunicazione all’enea e magari ancora chiarimenti dall’agenzia delle entrate.