Facciamo un breve punto della situazione sulle detrazioni per la ristrutturazione, non vuole essere una spiegazione fiscale per la quale vi rimando ad approfondire meglio con i vostri consulenti poiché ogni caso è particolare e va valutato attentamente!
Per fare questo vi porterò con me a vedere quali potrebbero essere le opportunità che noi vi possiamo offrire e scopriremo insieme i vantaggi di un acquisto di un immobile da ristrutturare.
Partiamo da quali sono le detrazioni che sono state confermate per il 2020.
A) BONUS RISTRUTTURAZIONI
Oramai un grande classico, la detrazione IRPEF del 50% su un tetto massimo di spesa di 96.000 Euro per gli interventi sulle singole unità immobiliari siano esse casa indipendenti o appartamenti
È possibile quindi continuare a detrarre il 50% delle spese che vengono sostenute per la ristrutturazione di un immobile.
Brevemente vediamo cosa si intende per ristrutturazione edilizia
- manutenzione straordinaria;
- restauro e risanamento conservativo;
- ristrutturazione edilizia di parti del fabbricato come la demolizione e ricostruzione, apertura di porte e finestre;
Ovviamente oltre che sulle singole unità, gli interventi possono riguardare anche le parti comuni degli edifici condominiali.
B) ECOBONUS
Gli interventi connessi al miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio possono essere detratti in una percentuale che varia dal 50 al 65%.
L’intervento di riqualificazione energetica, e’ anche quello che può comprendere la detrazione più alta con una percentuale del 65% e per un importo massimo di 100.000 Euro.
C) SISMA BONUS
Altra detrazione già prorogata fino al 31 dicembre 2021.
Per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente che migliorano la statica dell’edificio, possono essere detratte delle percentuali che variano in base al tipo di intervento, per poter usufruire della detrazione l’edificio deve essere ubicato in una delle zone sismiche riconosciute, in zona 1, 2 e 3.
La parte interessante del sisma bonus sono le detrazioni, connesse alla riduzione del rischio sismico e rispettando specifiche procedure le percentuali sono del 70% se gli interventi comportano un passaggio ad una classe di rischio inferiore o all’80% se gli interventi comportano il passaggio a due classi di rischio inferiori.
L’obiettivo principale del nostro legislatore rimane incentivare il recupero del patrimonio edilizio esistente.
LA GRANDE NOVITÀ dopo il periodo di quarantena è arrivata il 19 maggio 2020, chiamato “decreto rilancio”.
In particolare per alcuni tipi di interventi gli incentivi fiscali sono stati portati fino al 110%.
Premessa importante, il decreto è appena uscito ed occorre attendere tutto l’iter delle circolari informative ed esplicative di applicazione della legge. Inoltre devono essere ancora pubblicate le modalità attuative e le linee guida dell’agenzia delle entrate e dell’enea.
La norma punta soprattutto agli interventi sul miglioramento energetico degli edifici esistenti.
In sostanza, tutte le spese inerenti alcuni interventi di cui abbiamo parlato prima, sostenute tra il 01 luglio 2020 e il 31 dicembre 2021, godono di una detrazione del 110%.
Spendi 100, detrai 110, in 5 anni ma non senza condizioni, le due principali condizioni che conosciamo oggi sono innanzitutto che ci sia un miglioramento di almeno due classi energetiche dell’immobile e che la casa sulla quale si sta intervenendo sia la prima casa.
Può essere un buon momento per pensare di ristrutturare o recuperare una casa, il nostro patrimonio edilizio fa parte della storia, conservalo e migliorarlo è un nostro dovere.