Come funziona l’Airbnb? Come si diventa host? Come possiamo mettere a reddito la nostra casa con locazioni turistiche?
Partiamo dal chiarire che la casa vacanze è una struttura ricettiva extra alberghiera che prevede appunto l’affitto temporaneo a turisti di un appartamento o una intera casa, si tratta di una attività che può essere esercitata in forma privata o imprenditoriale dipende dai requisiti.
L’attività di affitto di casa per uso turistico negli ultimi anni è decisamente aumentata ed in tanti hanno cercato di sfruttare questo nuovo business.
La differenza fra una casa vacanze ed una locazione turistica sostanzialmente sta nei servizi che vengono dati e nella durata dell’affitto.
La casa vacanze offre al proprio ospite anche dei servizi come ad esempio il servizio di pulizia, il servizio di colazione ed altri servizi legati all’ospitalità mentre con la locazione ad uso turistico ci si limita a mettere a disposizione ai fini turistici un immobile senza alcun servizio, in questo caso la locazione non deve superare i 30 giorni consecutivi.
Il boom legato all’avvio di questo tipo di attività è legato a più fattori, sicuramente in alcuni casi alla necessità di mettere a reddito degli immobili inutilizzati ma costosi dal punto di vista fiscale e, la scelta dell’affitto turistico porta una redditività maggiore seppure con qualche attenzione in più.
La normativa che regola questo tipo di attività risale al 1983 con la legge 217 poi però ogni Regione promuove e disciplina in modo diverso le strutture ricettive extralberghiere è quindi importante, che prima di avviare una attività di questo tipo ci si informi presso l’ufficio del turismo della propria Regione anche se poi, sono addirittura i singoli Comuni a concedere i nulla osta necessari all’attività.
Come abbiamo detto è una attività che può essere esercitata in forma privata o in forma imprenditoriale, la differenza sostanzialmente sta nell’occasionalità e nel numero degli immobili che si decide di adibire a questo servizio, ad esempio il proprietario che gestisce più di tre immobili con questa forma è ritenuto un imprenditore ed in questo caso deve comunicare l’inizio attività all’ufficio attività produttive del proprio comune, esporre il listino prezzi ed in alcuni casi comunicare i periodi di apertura e chiusura, oltre a chiaramente aprire una partita IVA e comunicare alla CCIAA l’avvio dell’attività.
In alcuni comuni, sempre nel rispetto della normativa che ogni Regione ha stabilito, può essere che anche chi esercita questa attività seppure non in forma imprenditoriale debba comunicare la l’inizio attività e dia informazione del periodo di apertura e chiusura
Una volta adempiuto agli obblighi amministrativi e fiscali possiamo decidere di gestire in proprio l’attività promuovendo la casa sulle piattaforme più comuni oppure decidere di affidare la gestione a vere e proprie società che gestiscono immobili per questo scopo.
Il portale più conosciuto è sicuramente Airbnb che nasce in California nel 2008 nata fra gli studenti universitari come scambio e ricerca di appartamenti. Questa piattaforma è famosa soprattutto per la facilità di utilizzo e perché tutto avviene praticamente in tempo reale. Si può prenotare direttamente con il proprietario, chiaramente a fronte di una commissione che può variare dal 6 al 12%.
Infine è giusto sapere che è possibile adibire a casa vacanze anche un appartamento in condominio, il condominio o meglio i condomini non possono impedire ad un proprietario di adibire la propria abitazione a casa vacanza.
A questo punto non rimane che valutare se un immobile può essere utilizzato per questo scopo ed ottenerne così una rendita.