CESSIONE DEL CREDITO 2022 [decreto sostegni]

https://youtu.be/iX5G3r_kgEM

A maggio 2020 con il primo decreto rilancio appare il superbonus 110%, ad aprile 2021 il governo presenta il piano PNRR si susseguono poi senza sosta una serie innumerevole di, decreti rilancio,   decreti sostegno, decreto di sostegno bis, Legge di bilancio 2022,  decreto sostegno ter  e avanti, ogni volta che il Governo mette mano ad una legge o un decreto coinvolge anche il superbonus, a volte con dei buoni cambiamenti come ad esempio le proroghe, a volte con delle restrizioni, ogni volta sembra di dover ricominciare tutto da capo e chi ha dato inizio ai lavori o chi sta pensando di poter finalmente iniziare i lavori trema.

Il Superbonus lo possono fare praticamente quasi tutti, occorre che al termine dei lavori le case, i condomini siano riqualificati di almeno due classi energetiche.

Ci sono dei lavori obbligatori chiamati trainanti, il cappotto, l’impianto di riscaldamento o raffrescamento gli interventi antisismici.

Ci sono dei lavori trainati, l’impianto fotovoltaico, le colonnine di ricarica, l’installazione di meccanismi per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

E poi tutta una serie di lavori che si è stabilito possono comunque essere portati in detrazione al 110% se fatti contemporaneamente ai lavori trainanti e trainati e se contribuiscono al miglioramento delle due classi energetiche, il più comune di cui abbiamo tanto parlato è  ad esempio la sostituzione dei serramenti.

Per agevolare il tutto il legislatore stabilisce che questo credito del  110% si può portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi in 5 anni, 4 per chi fa i lavori da 2022 o richiedere lo sconto in fattura i fornitori o cedere il credito ad un istituto finanziario.

Insomma vista così sembrerebbe tutto molto facile!

Invece non è cosi!

Intanto occorre partire dalla ricerca di un  bravo tecnico che abbia voglia di mettere insieme tutti i decreti e le leggi sul superbonus, che abbia voglia, a fronte chiaramente della stipula di una polizza a copertura delle asseverazioni che deve fare sui lavori che vengono svolti, fare lo studio di fattibilità del superbonus e valutare che possa avvenire il salto di due classi energetiche.

Gli amministratori di condominio devono anche loro capire come funziona il superbonus, convocare le assemblee, discutere con i condomini dissenzienti e vedersi cambiare le regole ad ogni nuovo decreto.

I singoli proprietari di case che devono valutare se vale la pena fare i lavori, se possono fare i lavori, affrontare il problema della regolarità edilizia, è vero che anche per questo è stata apportata una agevolazione con il permesso di poter presentare una Cila senza la necessità che sia accertata la regolarità edilizia, ma se mentre si fanno i lavori per il superbonus si decide anche di fare qualche altra modifica alla casa allora serve la regolarità edilizia!

Per non parlare dei costi dei materiali che in questi ultimi 18 mesi hanno subito dei rincari non da poco e fra l’altro ricordo che per  i costi deve essere accertato, sempre dai tecnici,  che siano congrui ossia che rispettino i parametri del preziario stabilito dal Ministero della transizione ecologica fra l’altro mai emanato,  pertanto bisogno attenersi  ai preziari Regionali e delle Provincie.

Se comunque si decide di partire ed affrontare l’avventura rimane il problema di come recuperare questo credito, ora sappiamo che il legislatore ha concesso tre possibilità: recupero diretto, sconto in fattura e cessione del credito

Queste ultime due forme di recupero del credito nella storia del superbonus hanno incontrato non poche difficoltà e cambiamenti a partire dal visto di conformità che deve essere rilasciato dal commercialista, che ha visto una prima stretta con il decreto anti-frodi a fine anno ed ora con il decreto sostegni ter pare che  sarà  possibile cedere il credito una sola volta, ma cerchiamo di capire esattamente cosa significa e non fermiamoci al titolo.

Facciamo un passo indietro e torniamo a fine anno quando sia l’Agenzia delle Entrate che la Guardia di Finanza hanno evidenziato una serie di meccanismi chiaramente non del tutto legali utilizzati per incassare dei crediti inesistenti. A questo punto il Governo è intervenuto con il decreto antifrode ed ora ha deciso di intervenire ancora più drasticamente consentendo un unico passaggio dopo lo sconto in fattura concesso al cliente l’impresa potrà a sua volta cedere il credito solo ad un istituto bancario non saranno consentiti altri passaggi e tutto questo a partire dal 7 febbraio 2022 anche se in verità questa data, che farebbe da spartiacque potrebbe essere rivista per dare appunto il tempo alle imprese di riorganizzarsi nel recupero del credito così da evitare problemi di liquidità.

A questo punto pur mantenendo la possibilità di optare per lo sconto in fattura per il recupero del credito potrebbe succedere che non tutte le imprese siano disponibili a concedere questo sconto così il contribuente si vedrà costretto a rivolgersi ad un istituto di credito ed optare per la cessione del credito.

Tutto questo è nato perché purtroppo il superbonus per come era stato impostato in verità non piaceva tantissimo all’Europa ma più di tutto in effetti non piaceva il modo del recupero del credito multiplo, quindi la cancellazione della cessione multipla dei crediti potrebbe essere un po’ piu’ gradita all’Europa.   

Resta il fatto che sarebbe bello che finalmente si smettesse di modificare continuamente questo superbonus che,  rimango ferma sulle mie idee, se fatto bene potrebbe essere veramente una buona occasione per migliorare sia il consumo energetico delle nostre case ma potrebbe essere finalmente una primo passo per migliorare l’ambiente, serve sicuramente più chiarezza e meno continui cambiamenti alle regole!

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