Passeggiando per le strade di Milano capita di trovarsi in posti del mondo che non ti aspetti.
Così se arrivi in Via Lepanto potresti trovarti immerso in un villaggio di case a forma di igloo, disegnate dall’Ing. Mario Cavalle’ a metà degli anni quaranta, realizzati in mattoncini rossi a due piani, uno a livello strada ed uno praticamente seminterrato per un totale di circa 45mq dove trovano posto un ingresso, un bagno, due camere e la cucina. Originariamente erano state realizzate 12 abitazioni oggi ne esistono solo più otto.
Arrivando poi in Via Poerio al numero 35 troviamo la casa “770”. Questa è una palazzina con la facciata in mattoni e tre particolari guglie appuntite stretta fra gli altri edifici, ha una storia decisamente particolare.
È una perfetta riproduzione dello stesso edificio realizzato a Brooklyn, dimora del rabbino Yoseph Yitzchok Schneerson in fuga dalle persecuzioni naziste, è sempre stata abitata dalle successive dinastie di famiglie ebree e per questo è diventata il simbolo ed un luogo molto caro alla comunità ebraica tanto che alcuni componenti decisero di replicarla in altre città. Così troviamo ben 12 esemplari della casa “770” in altre parti del mondo.
Nel New Jersey, a Cleveland, Los Angeles, in Canada, in Israele a Ramat Shlomo, vicino a Tel Aviv e Haifa, in Brasile, Argentina, Australia, Cile, Ucraina.
Fra i palazzi liberty di Milano sicuramente Casa Galimberti in Via Malpighi lascia veramente senza parole! La casa porta il nome dei due fratelli che all’inizio del ‘900 diedero incarico all’architetto Giovanni Battista Bossi di disegnare un palazzo moderno. Facilmente riconoscibile grazie alla facciata rivestita con piastrelle di ceramica dipinta a fuoco, alle ringhiere in ferro battuto ed ai rilievi di cemento con figure femminili e maschili con bellissime decorazioni floreali.
Lo sguardo non può non cadere su queste case in Via Lindoln, che non hanno nulla del grigiore delle case di Milano ma anzi troviamo colori, colori! Questo quartiere giardino nasce a fine ottocento, quando una cooperativa operaia, la Società edificatrice abitazioni operaie, costruì questi villini destinati ai lavoratori a prezzi accessibili. Poi chiaramente negli anni i prezzi sono decisamente lievitati, ogni casa ha un suo colore di tonalità accese, sembra di essere a Cuba.
Chiaramente se abbiamo deciso di conoscere le case che non ti aspetti a Milano non possiamo non fare una passeggiata ad ammirare il Bosco Verticale esempio di una nuova architettura della biodiversità che pone al centro non solo l’uomo ma l’uomo e tutte le specie viventi. Progettata dallo Studio Boeri è definita come: “una casa per alberi che ospita anche umani e volatili” grazie ad una vegetazione equivalente a quella di 30.000 mq di bosco e sottobosco. È sempre interessante passeggiare per le strade di Milano, le sorprese sono sempre tante, e l’architettura che la città offre ad ogni angolo è sempre affascinante, non solo passato ma anche un futuro che prende forma.