Il decreto sostegni ha confermato il bonus affitto per il 2021. Ecco tutte le regole e i requisiti per ottenere fino a 1200 Euro di agevolazione.
Sono in arrivo, al momento per il 2021, contributi a fondo perduto a favore dei locatori che riducono il canone di locazione, questo quanto previsto dalla Legge n. 176 del 2020 di conversione del primo decreto ristori, quale provvedimento fiscale introdotto per aiutare i contribuenti in difficoltà economica a causa della pandemia.
Di fatto, si tratta di un contributo a fondo perduto per i locatori che decidono di ridurre il canone di affitto agli inquilini. Il contributo è destinato alle locazioni di immobili destinate ad uso abitativo: attenzione però, che tra i requisiti, è previsto che l’immobile debba essere situato in un comune ad alta tensione abitativa, e deve essere abitazione principale dell’inquilino.
Il bonus affitto per l’anno 2021 prevede un plafond di 50 milioni di euro, e per il riconoscimento del contributo, il locatore dovrà comunicare in via telematica all’Agenzia delle Entrate la rinegoziazione del canone di locazione. Il contributo è pari al 50% della riduzione del canone fino al limite massimo annuo di Euro 1.200.
Un esempio: se l’affitto viene ridotto di 100 euro al mese, significa che il proprietario prenderà 1.200 euro in meno per 12 mensilità.
di questi 1.200,00 euro lo stato ne restituirà la metà, pari ad euro 600,00. La riduzione e di conseguenza la restituzione del 50%, sino ad un limite di 1200 Euro, potrà essere stabilita anche per alcuni mesi e non necessariamente per tutto il 2021.
Al contributo a fondo perduto possono accedervi tutti i proprietari soggetti IRPEF, ovvero, persone fisiche, ma anche i soggetti IRES, ovvero, società di capitali, enti pubblici e privati.
Ricordiamo: deve essere avvenuta la rinegoziazione del contratto di affitto, specificamente nella parte che riguarda il canone.
L’immobile affittato deve essere situato in un comune italiano ad alta densità abitativa;
il contributo spetta unicamente per gli immobili ad uso abitativo ossia quelli in categoria catastale A, ad eccezione degli A/10 (uffici e studi privati), si applica ai contratti in essere a partire dal 29 ottobre 2020, deve essere stato rinegoziato per iscritto e deve essere specificata la cifra di riduzione e non dimentichiamo deve essere comunicato telematicamente all’agenzia delle entrate.
La misura si integra con il blocco degli sfratti fino al 30 giugno 2021. Questo bonus è applicabile a tutti gli immobili abitativi mentre per quanto riguarda gli immobili commerciali ad uso non abitativo ricordiamo che la legge prevede un credito di imposta del 60% sul canone di locazione se l’attività ha avuto un calo di fatturato del 50% fra il 2019, 2020 e 2021.