L’inflazione sta aumentando e di questo siamo tutti sicuri, la BCE per contrastare l’aumento dell’inflazione ha deciso di aumentare i tassi di interesse dell’Eurozona, purtroppo alzare i tassi di interesse è considerata l’arma migliore a disposizione delle banche centrali per tenere l’inflazione sotto controllo.
Chiaramente i primi a risentire di questo aumento saranno i prestiti ed i mutui, poichè se le banche dovranno pagare di più il denaro che prendono in prestito di conseguenza anche i prestiti ed i finanziamenti fatti alle imprese ed ai cittadini saranno più costosi.
L’allarme dell’aumento dei tassi sui mutui ha creato un po’ di malumore e di preoccupazione fra tutti coloro che hanno stipulato un mutuo e fra tutti coloro che vorrebbero acquistare una nuova casa ma sono appunto preoccupati di questi aumenti. Sembrerebbe però che al momento non ci sia da preoccuparsi troppo di questa situazione o meglio questi aumento non dovrebbero assolutamente incidere sulla scelta dell’acquisto di una casa, anzi le banche hanno molta liquidità a disposizione quindi hanno bisogno di fare degli impieghi ed a questo punto hanno anche più margine di investimento. In ogni caso i mutui non sono ancora ai livelli ad esempio del 2007, nonostante la crisi economica causata da più fattori, la pandemia, la guerra i tassi rimangono comunque ai minimi storici.
Per spiegarla in modo semplice è come se le banche acquistassero il denaro all’ingrosso e lo rivendessero al dettaglio, dove il prezzo all’ingrosso è il tasso di riferimento della BCE, le banche poi si scambiano il denaro e per questi scambi si applicano dei tassi che sono appunto l’EURIRS e l’EURIBOR, l’Eurirs viene preso come riferimento per i mutui a tasso fisso che le banche fanno pagare ai clienti mente l’Euribor è il riferimento che le banche prendono per i mutui a tasso variabile.
Chiaramente a questi parametri di riferimento le banche poi aggiungono il loro guadagno che è dato dallo spread che la banca applica.
Oggi come scegliere il miglior mutuo non è semplice, se fino a qualche anno fa il mutuo a tasso fisso era consigliabile oggi forse il variabile nonostante gli aumento può essere più vantaggioso, gli esperti consigliano un mutuo a tasso variabile con rata protetta ossia con un tetto massimo della rata.
La domanda che potremmo farci a questo punto è se è ancora il momento di comprare casa?
Assolutamente si! E per tre ragioni molto semplici:
- I prezzi delle case, tranne qualche piccola eccezione, sono finalmente stabili e sono scesi veramente di tanto rispetto a 10/15 anni fa;
- I tassi come abbiamo visto seppure in aumento ancora i minimi storici;
- La rata di un mutuo in alcuni casi rimane comunque ancora sempre più bassa di un affitto.
Inoltre va ricordata ancora l’agevolazione per gli under 36 in vigore ancora fino al 31 dicembre con delle ottime agevolazioni sia per l’acquisto di un immobile vecchio che nuovo chiaramente dovrà essere una prima casa.
In ogni caso gli esperti dicono che non sia il caso di farsi prendere dal panico, per chi aveva un mutuo a tasso fisso non cambia nulla, per chi ha stipulato un mutuo a tasso variabile dipende molto dal momento in cui è arrivato l’ammortamento del mutuo se il mutuo è già verso la fine l’incidenza dell’aumento dei tassi sarà veramente minima, in ogni caso l’Euribor sta crescendo si ma molto lentamente ed infine ricordiamo che è sempre possibile cambiare mutuo attraverso la surroga, sostituzione o rinegoziazione.