Il Bonus casa giovani under 36 è stato prorogato a tutto il 2023 dalla legge di bilancio 2023.
Vediamo insieme come funziona l’agevolazione e quali sono i requisiti che bisogna avere per poter usufruire di questa agevolazione.
Il bonus under 36 per l’acquisto della prima casa spetta appunto a coloro che abbiano determinati requisiti, innanzitutto il requisiti dell’età, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che l’accesso all’agevolazione spetta ai giovani che non abbiano compiuto 36 anni di età nell’anno solare di stipula del rogito, per capirci meglio se si stipula il rogito a dicembre 2022 si dovranno compiere 36 anni da gennaio 2023, se si rogita a gennaio 2023 si dovranno compiere i 36 anni dal gennaio 2024.
Altro requisito da rispettare è quello ISEE, ossia l’ISEE non deve superare i 40.000 Euro, prendendo come riferimento i redditi ed il patrimonio del secondo anno solare precedente la presentazione della dichiarazione dei redditi. Quindi per gli atti stipulati ancora a dicembre 2022 si prenderanno a riferimento i redditi del 2020, mentre se l’atto si farà nel 2023 si prenderanno a riferimento i redditi del 2021.
La dichiarazione sostitutiva va richiesta chiaramente prima della stipula del rogito notarile, è concesso presentare la situazione patrimoniale degli ultimi 12 mesi solo nel caso la situazione patrimoniale abbia subito una variazione importante non conosciuta ancora al momento della presentazione della dichiarazione nei due anni precedenti.
Inoltre gli under 36 potranno anche avere la garanzia dello stato pari all’80% del finanziamento sempre con un ISEE non superiore a 40.000Euro, inoltre sulla stipula del mutuo non si paga l’imposta sostitutiva .
L’agevolazione per l’acquisto della prima casa consiste nell’esenzione dal pagamento della tassa di registro ipotecaria e catastale mentre in caso di acquisto soggetto ad IVA viene riconosciuto un credito d’imposta pari all’ammontare dell’IVA versata per l’acquisto da portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi nell’anno successivo a quello in cui si è stipulato il rogito notarile.
Quindi se si acquista ora a dicembre l’IVA versata potrà già essere portata in detrazione nella prossima dichiarazione dei redditi.
È stato chiarito che l’agevolazione spetta anche in caso di acquisto in comunione con un’altra persona che non abbia i requisiti, chiaramente in pro-quota fra i due acquirenti.
Ma cosa succede se uno dei due non ha diritto all’agevolazione?
In questo caso il soggetto che non ha diritto all’agevolazione dovrà comunque pagare il minimo della tassa di registro pari a 1000Euro ed i 100 euro di imposta ipotecaria e catastale.
L’Agenzia delle entrate ha chiarito che l’agevolazione spetta anche per le pertinenze, e questo è un importante chiarimento che andava fatto poiché non era chiaro se ad esempio le autorimesse, le cantine o le soffitte potessero rientrare in questa agevolazione e l’agevolazione spetta anche se l’acquisto avviene in un momento successivo, l’importante che rientri nel termine di validità di compimenti dei 36 anni.
L’agevolazione chiaramente spetta a condizione che l’acquisto non riguardi immobili di lusso e che diventi la prima casa ossia venga trasferita la residenza, inoltre chiaramente non bisogna essere proprietari di altri immobili acquistati con i requisiti prima casa.